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Tutto comincia dai fornitori

Takeaway dai Science Based Talks di Lineapelle 2023

 

Cecilia Marinelli, Marketing Specialist Bsamply

 

Il trambusto della Fashion Week ha conquistato la città di Milano, che ha dato il via alla settimana dedicata alla moda con tre giornate destinate ad una serie di fiere dedicate a materiali e pellame, calzature e macchinari di produzione. Fiere che ogni anno accolgono in pochi giorni oltre 40mila acquirenti internazionali. Nata nel 1981, Lineapelle è oggi considerata una delle più importanti fiere internazionali dedicate alla pelle, agli accessori, agli accessori, ai prodotti sintetici e ai modelli per calzature, pelletteria e abbigliamento per il settore moda e interior design.
Oltre 1.300 espositori provenienti da 47 paesi diversi hanno preso parte alla fiera per presentare le prossime collezioni Autunno Inverno 24/25 che per questa edizione sono state ispirate dal tema comune della metamorfosi e del “Tutto, concretizzando l'idea di contaminazione, sperimentazione e creatività senza limiti applicati al design. Naturalmente, al centro della fera sempre presente il tema ricorrente della sostenibilità, con vari esempi di sperimentazioni sui materiali secondo le logiche “zero spreco” e circolarità.


 

Nel contesto frizzante e stimolante di Lineapelle ha trovato posto anche Spin360, un’azienda italiana impegnata sul versante dell’innovazione sostenibile che offre a marchi ed istituzioni del settore moda servizi di consulenza ambientale e di business. In collaborazione con Lineapelle, Spin360 ha co-lanciato i Science Based Fashion Talks, un ricco palinsesto di incontri e dibattiti di alto livello incentrati su scienza, innovazione, tematiche di interesse industriale, con ospiti e relatori provenienti dall’ambiente scientifico, enti internazionali, professionisti e operatori del settore Tech e brand.

Tra i temi all'ordine del giorno: the World of Trends- emerging supply chain relationships, che ha visto sul palco, Luca Tonello, General Manager Deda Stealth insieme a Silvia Gugliotta, Product Responsibility Manager Manolo Blahnik, Elisabetta Baronio, Senior Sustainability & Responsibility Manager, Timberland, e Nicolò Giusti, Direttore Sourcing and Production, Tommy Hilfiger.

 
 

Con la moda che rappresenta una delle industrie più impattanti a livello ambientale al mondo, le grandi Maison del lusso devono ripensare i loro obiettivi di business, tenendo conto non solo dei fattori economici, ma anche degli scenari globali e ambientali, indirizzando il loro modello produttivo verso la rotta della sostenibilità. 
Il ruolo centrale della supply chain come catalizzatore per il cambiamento è stato al centro del dibattito. 

 

'Cosa significa sostenibilità per te in una sola parola?' ha chiesto Nicolò Giusti di Tommy Hilfiger rivolgendosi alla platea. Una domanda che di fatto rappresenta una questione seria e rilevante che molti brand, soprattutto nell'Unione Europea, si trovano ad affrontare oggi: “non so cosa fare, cosa è necessario fare e cosa dovrò affrontare nel futuro”. 

Queste le domande che i brand si pongono all'improvviso durante questo periodo di cambiamento derivante dalla legislazione recentemente emanata e da quella in arrivo dall’UE e da oltreconfine. Una cosa, tuttavia, è certa: è essenziale cominciare dal principio, con i materiali e con l’innovazione. Sì, perché tutto ha inizio dai fornitori.

 
 

Tracciare l'origine dei prodotti che costruiamo è un processo 'estremamente frammentato e complesso' e i fornitori stanno 'lottando per dare ai marchi e ai Sustainability Manager delle aziende il supporto di cui hanno bisogno' afferma Luca Tonello. C'è un grande divario di apprendimento per i marchi, ma ancora di più per i loro fornitori e questo richiederà sempre più informazioni e dati per tracciare e valutare le performance da entrambe le parti.
Come afferma Silvia Gugliotta di Manolo Blahnik, 'noi brand abbiamo bisogno di una quantità enorme e in continua crescita di informazioni da parte dei nostri fornitori, e questo richiede loro un grande impegno per non rimanere indietro.' Con brand e fornitori che si trovano ad agire su fasi diverse e con tecnologie non allineate, ottenere i dati di cui hanno bisogno non è per niente semplice. I processi manuali e, talvolta, non strutturati che vengono utilizzati per raccogliere le informazioni necessarie avvengono talvolta in sistemi diversi, indipendenti dal sistema ERP o PLM in uso dal brand, discute Luca Tonello.

 
 

Senza dubbio, creare un ponte di comunicazione e migliorare i rapporti con i fornitori è fondamentale per guidare un cambiamento positivo e proattivo. Come ha affermato Silvia Gugliotta, Manolo Blahnik ha lanciato un'iniziativa di onboarding per i fornitori, riunendo in un unico ambiente di lavoro i vari players impegnati nel raggiungimento di un obiettivo condiviso: questa modalità di lavoro da un lato guida il fornitore a lavorare secondo modalità più snelle ed efficienti e dall’altro lato rende i diversi attori della filiera più consapevoli delle sfide da affrontare per il brand.
Qual è, quindi, il ruolo della tecnologia in questo puzzle complesso che coinvolge diversi stakeholder? Snellire i processi e aggregare le informazioni in un unico sistema, spostando il ruolo dei dati dal semplice 'reporting' al miglioramento dei processi' all'interno dell'infrastruttura e della produzione di un’azienda moda.  

Anche se non possiamo dare una definizione chiara della sostenibilità, è importante considerarla come un processo di miglioramento che può iniziare a prendere forma attraverso la digitalizzazione e con il controllo sui processi a monte della filiera, afferma Tonello.

 
 

Con soluzioni tecnologiche come Stealth Connect e Bsamply che possono essere utilizzate sia da brand che fornitori per gestire tutte le fasi dal sourcing iniziale alla produzione finale del capo finito, è possibile ridurre i processi manuali e la complessità della raccolta dati e informazioni, limitando l’uso di sistemi frammentati.
Un metodo che nel lungo periodo ridurrà gli sforzi dei fornitori e fornirà dati tangibili e verificabili per il brand. Dati che saranno una fonte puntuale da cui attingere per interpretare e valutare le performance, supportando la tracciabilità e migliorando la sostenibilità lungo la catena del valore, e allo stesso tempo, rispondere alle nuove modalità di acquisto guidate dalle nuove generazioni di consumatori.

Cecilia Marinelli Marketing Specialist Deda Stealth divisione Bsamply