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Tecnologia: un’opportunità di crescita per le PMI della moda

Affrontare la sfida significativa della trasformazione digitale per correre alla stessa velocità delle grandi imprese

 

Giorgio Zurlo, Channel & Account Manager Dedagroup Stealth

 

Il mercato globale della moda si sta destreggiando sempre più consapevolmente lungo paradigmi di trasformazione, impegnandosi nel sostenere nuovi valori come la sostenibilità, la qualità dei prodotti, la digitalizzazione e un business sempre più attento alle esigenze del cliente finale. Alla luce delle incertezze e delle complessità derivanti dai fenomeni globali che ben conosciamo, la risposta del settore Fashion dimostra la grandezza e la centralità di questo comparto per l’economia dentro e fuori i confini del nostro paese. Secondo i dati forniti dai Fashion Economic Trends (FET) della Camera Nazionale della Moda Italiana nel 2022 i ricavi hanno toccato quota 98 miliardi (+18% rispetto al 2021) con una marcate incidenza dell’export (+19,5% rispetto al 2021). Un risultato positivo che segna da un lato un ritorno ai livelli pre-pandemia, dall’altro il consolidamento dei trend legati all’inclusività, all’innovazione e alla trasformazione digitale.
Focalizzandoci in particolare sulla digitalizzazione delle imprese, possiamo affermare che il settore moda rappresenta un ottimo indicatore: solo dal 2019 al 2021, gli investimenti della moda in tecnologia sono cresciuti del 66%, a riprova del fatto che l’impronta del digitale lascia il segno anche in un mercato altamente artigianale.  

Se in passato le linee di abbigliamento erano dettate per lo più dalla spinta dei creativi, oggi – grazie al web, all’eCommerce, ai marketplace e al Digital Marketing – gli stili e le tendenze sono il risultato delle scelte dei consumatori e benché le collezioni, le sfilate e le fiere rimangano ben radicate nel DNA del settore Fashion, elementi come la tecnologia e il digitale penetrano nell’identità della moda, ribaltandone i paradigmi e definendo le priorità di nuovi aspetti strategici per l’industria. Tra questi, la gestione dei dati lungo l’intera catena del valore, l’integrazione globale della filiera, la personalizzazione dell’esperienza cliente e il fenomeno eCommerce che investono i modelli di business tradizionali, collocando la cultura digitale tra i pilastri di un piano di crescita vincente e duraturo. 


La tecnologia è di tutti ma non per tutti. Il divario tecnologico delle diverse fasce di mercato

 

Benché queste tematiche appaiano ben consolidate in tutti i segmenti del mercato Fashion, c’è una fetta di imprenditoria che pur avendo tutte le carte in regola per rappresentare il motore economico e occupazionale del Paese, ha un accesso più limitato ai benefici della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica: stiamo parlando delle piccole e medie imprese della moda.  

La flessibilità che caratterizza questa tipologia di imprese – legata principalmente a strutture aziendali più piccole e poco strutturate – rappresenta al contempo un vantaggio e una debolezza: nel breve periodo le PMI riescono, infatti, ad adattarsi con più elasticità alle opportunità offerte dal contesto in cui operano, dimostrando versatilità rispetto al cambiamento; tuttavia, sul medio e lungo periodo, le debolezze strutturali di queste imprese si traducono in una capacità ridotta di adeguare le proprie catene di approvvigionamento o modelli di business alle trasformazioni globali.

 
 

Che ruolo può giocare la tecnologia nello sviluppo delle PMI della moda?

 

Secondo un’intervista rilasciata per McKinsey, il 23% degli investimenti fatti in ambito Fashion e Tech hanno riguardato la catena di fornitura. I benefici della tecnologia e della digitalizzazione sui processi sono evidenti, in quanto riescono a semplificarne la gestione, facilitando la raccolta dei dati lungo l’intera Supply Chain e abilitando il dialogo tra i vari attori della catena del valore. Inoltre, molte soluzioni tecnologiche facilitano il passaggio all’online, trasformando il negozio in un ecosistema esperienziale ma anche in una fonte aggiornata e certa di dati sulle preferenze e le abitudini di consumo.

I produttori di medie dimensioni sono spesso più concentrati sulla produzione e sulla vendita degli articoli, piuttosto che sulla creazione di hub digitali, ma adottando tecnologie e strumenti già collaudati ed impiegati dalle imprese di grandi dimensioni, anche le PMI possono crescere rapidamente e consolidare il proprio vantaggio competitivo sul mercato. Basti pensare al beneficio di possedere un’architettura dati integrata grazie alla quale i brand possono controllare in tempo reale i processi in essere, identificare per tempo possibili minacce o miglioramenti e costruire un ecosistema integrato dove tutti gli step e gli attori della filiera sono connessi. 

 
 

Noi di Dedagroup Stealth crediamo molto in questo segmento di mercato al quale riconosciamo potenzialità e punti di forza che concorrono a fare del Made in Italy un’eccellenza di portata globale. Per questo motivo offriamo alle PMI della moda una soluzione pensata per le specifiche esigenze di un’impresa di medie dimensioni, Stealth® GO!, la piattaforma prêt-à-porter che oggi è già impiegata da diversi brand noti e contoterzisti.

Sbloccare la crescita è possibile solo con una presa di coscienza e una predisposizione ad accogliere le nuove logiche ispirate dal digitale. Sicuramente è una sfida significativa per gli imprenditori, ma con il giusto supporto e la cooperazione i risultati che si possono ottenere sono importanti. Grazie alla nostra rete di partner, siamo orgogliosi di contribuire costantemente allo sviluppo di questa importante fetta di mercato, aiutando le PMI italiane della moda nello sviluppo di strategie innovative e nella definizione di solide basi per affrontare il futuro sempre più tech della moda.

 

Giorgio Zurlo Account Manager di Deda Stealth