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Come il cloud computing e il software SaaS migliorano efficienza, competitività e agilità digitale per PMI e grandi brand

 
Luca Ferraris, Product Director Deda Stealth
 

Nel 2025, il settore moda, lusso e retail si trova in un momento cruciale di ridefinizione. Secondo McKinsey, il 2025 rappresenta un anno di transizione per molti brand che, spinti dalla necessità di ridurre i costi, migliorare l’efficienza e rispondere a pressioni normative e ambientali sempre più stringenti, si trovano ad affrontare uno scenario complesso. Ecco che tecnologie cloud e software SaaS rappresentano asset strategici per supportare trasformazioni operative e accelerare la competitività, sia per le PMI che per i grandi gruppi internazionali dell’industria fashion&luxury.

 

I vantaggi del cloud per il fashion

L’adozione del cloud consente alle aziende moda di superare i vincoli delle infrastrutture IT tradizionali, offrendo accesso globale, scalabilità dinamica e aggiornamenti continui. Non si tratta solo di efficienza tecnica: la capacità di adattarsi velocemente al mercato, ad esempio per gestire una promozione flash, un’espansione in un nuovo paese o una crisi nella supply chain, dipende sempre più dalla flessibilità infrastrutturale offerta dal cloud. Secondo Statista, il mercato globale SaaS per retail e fashion è destinato a raggiungere 15–18 miliardi di dollari entro il 2025, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) di circa 20%. McKinsey evidenzia che le aziende moda che adottano soluzioni cloud per la gestione della supply chain possono ridurre i costi operativi del 15–20% e accelerare i cicli di lancio dei prodotti del 25–30%. Inoltre, l’uso di piattaforme cloud permette di ottimizzare le previsioni della domanda e migliorare l’efficienza di produzione e distribuzione, indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda.

 
 

Sicurezza e affidabilità

 

Contrariamente a quanto si crede, mantenere i dati internamente non è sinonimo di maggiore sicurezza. Secondo il “State of SaaS Security Report 2025” della Cloud Security Alliance, l’86% delle aziende considera la sicurezza SaaS una priorità assoluta, e il 76% ha aumentato i propri budget in questo ambito. Tuttavia, fenomeni come lo “shadow IT” e l’oversharing verso terze parti confermano che la governance è fondamentale quanto la tecnologia. Molti provider SaaS rispettano standard di sicurezza internazionali come ISO 27001, SOC 2 e GDPR, offrendo livelli di protezione spesso superiori a quelli che un team IT interno potrebbe garantire. Secondo l’IBM Cost of a Data Breach Report 2025, le organizzazioni che adottano strumenti di sicurezza cloud-native registrano costi medi di violazioni dei dati inferiori di 1,2 milioni di dollari rispetto alle realtà che utilizzano infrastrutture legacy. Nel settore moda, circa il 70% delle applicazioni SaaS viene utilizzato senza approvazione IT, rendendo fondamentale l’adozione di framework di governance, come i Cloud Access Security Broker (CASB), per mitigare i rischi.

 
 

Il SaaS: il cuore del cloud nel fashion

 

Il vero valore aggiunto del cloud nel fashion è rappresentato dal modello SaaS, che abilita l’impiego di soluzioni altamente flessibili e modulari, progettate per rispondere alle esigenze dinamiche di un settore in continua evoluzione, che consentono: Queste piattaforme, infatti, consentono alle aziende di accedere a software sempre aggiornati, disponibili da qualsiasi luogo e facilmente scalabili in base ai cambiamenti del business, con benefici comprovati da diversi dati ufficiali:

- Riduzione dei costi IT: l’adozione del Cloud consente una riduzione dei costi infrastrutturali IT fino al 50%
ROI elevato:le aziende che hanno già effettuato la transizione al cloud prevedono aumenti significativi sia nei ricavi che nei profitti nel 2025, grazie a una maggiore efficienza operativa e a una migliore gestione delle risorse
Crescita delle PMI: le piccole e medie imprese che adottano soluzioni cloud avanzate registrano tassi di crescita significativamente superiori rispetto alle aziende più grandi, contribuendo a ridurre la concentrazione del settore e promuovendo una maggiore digitalizzazione).

 
 

Formazione e change management: pilastri della trasformazione

 

Nel contesto della trasformazione digitale nel settore moda e lusso, la formazione continua e la gestione del cambiamento sono fondamentali per garantire il successo. Coinvolgere tutte le funzioni aziendali, non solo l'IT, è essenziale per sviluppare nuove competenze, migliorare la sicurezza informatica e stimolare l'adozione dei nuovi strumenti. Secondo McKinsey, la carenza di competenze digitali e la resistenza interna sono tra i principali ostacoli alla trasformazione nel fashion (mckinsey.com). Per affrontare queste sfide, molte aziende stanno investendo in programmi di formazione mirati e in iniziative di change management che coinvolgono tutti i livelli dell'organizzazione. Questi sforzi non solo migliorano l'efficacia operativa, ma contribuiscono anche a creare una cultura aziendale più agile e pronta ad adattarsi ai cambiamenti del mercato.

 

Opportunità reali per PMI e brand globali

 

Le piattaforme SaaS offrono vantaggi concreti anche alle PMI del fashion, consentendo l’accesso a tecnologie di livello enterprise con costi iniziali contenuti e scalabilità rapida. Tuttavia, il vero successo di queste soluzioni dipende dalla capacità delle aziende di gestire la trasformazione digitale anche sul piano umano e organizzativo. La formazione continua diventa quindi un elemento centrale.: coinvolgere tutte le funzioni aziendali, in aggiunta al reparto IT, permette di sviluppare competenze digitali trasversali, migliorare la sicurezza informatica e stimolare l’adozione dei nuovi strumenti. Secondo McKinsey, la mancanza di competenze digitali e la resistenza interna sono tra i principali ostacoli alla trasformazione nel settore fashion (McKinsey, 2025).Parallelamente, il change management assicura che le nuove piattaforme siano integrate nei processi aziendali in modo efficace. Attraverso piani strutturati di comunicazione, mentoring e coinvolgimento dei team, le aziende possono ridurre resistenze interne, facilitare la collaborazione tra reparti e garantire che l’innovazione tecnologica produca risultati tangibili. Per le aziende che puntano all’internazionalizzazione, il SaaS consente rollout rapidi su mercati esteri come India, Giappone o Corea del Sud, offrendo strumenti flessibili per gestire stock, ordini, resi e customer care in maniera coerente e omnicanale. Solo unendo tecnologia avanzata a formazione mirata e strategie di change management è possibile trasformare le piattaforme SaaS in un vero motore di crescita e competitività, sia per le PMI sia per le aziende globali.   Per sfruttare davvero il potenziale di cloud e SaaS, il settore moda deve adottare una visione integrata: tecnologia, formazione e cultura del cambiamento. I brand che sapranno muoversi con intelligenza digitale, puntando su AI, sostenibilità e agilità operativa, non solo affronteranno meglio le incertezze del 2025, ma saranno anche in posizione di vantaggio competitivo per il lungo termine.

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